
Dopo Zonda e Huayra, Pagani Automobili ha appena presentato al mondo la sua terza creazione: Utopia. Nome impegnativo che non intimorisce per nulla il suo V12 da 864 Cv, autolimitato a 350 km/h. Un esemplare che ha richiesto 6 anni di lavoro, oltre 4.000 disegni, 8 prototipi e 2 modelli in scala 1:1. Una nuova hypercar iconica caratterizzata da linee sinuose, pulite, senza tempo, ruote grandi, interni retrò e cura dei dettagli.
Una vettura che alza ancora più in alto l’asticella della tradizione Pagani, l’auto è infatti omologata secondo i più severi standard di circolazione. Un’opera d’arte plasmata seguendo il concetto di bellezza “senza tempo” e massima leggerezza. Basti pensare che il peso è contenuto in appena 1.280 kg. Il profilo sinuoso è privo di ali, alettoni e altre appendici aerodinamiche grazie a uno straordinario studio nella disposizione dei flussi d’aria nella parte inferiore dell’auto.
Pagani Utopia è un mix di ispirazioni. Una su tutte quella per il genio di Leonardo da Vinci, è infatti la sua visione estetica, scientifica e il suo approccio olistico all’osservazione della natura ad aver segnato anche la genesi di questa creatura a quattro ruote. Celebri gli studi leonardeschi sul volo e sul movimento degli uccelli, sui fenomeni naturali d’ogni genere.
Questo forte legame con l’aria, condiviso a distanza di secoli con Pagani, è stato la scintilla che ha innescato la mostra temporanea “Le forme dell’aria: da Leonardo a Pagani C10”. Un’esposizione che unisce la Utopia (C10 è la sigla progettuale) ai disegni originali di Leonardo sullo studio dell’aria.